Wednesday, September 12, 2012

LA LOGICA DEL TRIMARANO

Queste immagini bellissime ci danno l'occasione di parlare delle caratteristiche dei trimarani e della logica con cui funzionano.

 I trimarani non hanno la zavorra e quindi possiedono scarsissima stabilità di peso, in compenso hanno una grande stabilità di forma perché sfruttano un rapporto lunghezza/larghezza vicino ad 1, sono praticamente quadrati.
 La massima velocità di un trimarano viene raggiunta quando la barca appoggia in acqua solo lo scafo laterale di sottovento, lo scafo centrale e quello sopravvento sono sollevati e non generano attrito.
Attenzione però, questo significa che uno scafo dai volumi contenuti deve affrontare il moto ondoso, accade spesso infatti che i trimarani si ribaltino in avanti perché lo scafo sottovento si infila nell'onda e non riesce a superarla.
La forma degli scafi laterali mostra infatti dei volumi di prua generosi e una poppa assai magra.

I trimarani moderni hanno delle appendici assai efficienti, sugli scafi laterali ci sono dei foils, di solito sono delle appendici inclinate che diminuisco la loro portanza con la loro uscita dall'acqua in modo da evitare che la barca esca completamente dall'acqua per poi ripiombarci violentemente.

Lo scafo centrale ha invece una deriva che non contribuisce al sostentamento ma riduce lo scarroccio, i timoni sono tre, uno per ogni scafo e praticamente alle alte velocità solo il timone dello scafo sottovento è in acqua, ma è suffiiciente perché la velocità ne amplifica l'effetto.

Dal punto di vista strutturale i trimarani sono fortemente sollecitati, l'albero insiste sullo scafo centrale e questo è un grosso vantaggio, rispetto ai catamarani ad esempio. Di contro però hanno il problema di unire strutturalmente i tre scafi, per ora la soluzione migliore è quella di usare delle traverse curve che sono più rigide e tendono ad impattare meno sull'acqua.
Vedendo la barca in pianta poi si può notare che le traverse hanno una disposizione ad X, questa soluzione aumenta un po' la loro lunghezza ma raccoglie il peso verso il centro della barca diminuendo quindi il beccheggio.


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