Con l’evoluzione dei materiali e
della ricerca sono nate le appendici moderne e si è diffusa la fin keel,
ovvero la deriva come la conosciamo noi oggi, una appendice costruita
separatamente con materiali metallici e poi unita allo scafo attraverso viti e
bulloni.
La prima versione di deriva
moderna ha una forma trapezioidale ed è senza bulbo anche se ovviamente da
subito si tende ad appesantire la deriva per migliorare la stabilita di peso
dell’imbarcazione.
Quello che però è interssante
notare è che adesso la deriva ha una sezione di tipo NACA cioè un profilo di
tipo idrodinamico, perché ?
Ovviamente per ridurre l’attrito
ma anche e soprattutto per avere un effetto dinamico che si oppone allo
scarroccio, in pratica la chiglia si comporta come una vela immersa
nell’acqua, avendo un profilo
idrodinamico, crea una portanza e sviluppa una forza che si oppone alla
direzione dello scarroccio.
Proprio come una vela non va
controvento anche una deriva non ha efficacia se si la direzione del fluido è
esattamente allineata con l’asse longitudinale (0 o 180 gradi) c’è bisogno di
un angolo di attacco per avere un effetto di portanza.
Quindi la deriva, che serve a
limitare lo scarroccio, in realtà funziona al meglio solo se la barca sta
scarrocciando lateralmente, cosa che avviene sempre come sa bene chi naviga a
vela.
Ma perché la forma triangolare ?
Continua...